Argomento della controversia

16.11.2021 – Pavia – Cameli

In ogni caso, le relative eccezioni risultano inammissibili sul piano processuale e infondate nel merito.
Orbene, a riguardo, si rileva anzitutto l’inammissibilità dell’eccezione relativa ai vizi in quanto non formulata né in atto di citazione né in memoria ex art. 183 sesto comma n.1 (memoria prevista per la modifica e precisazione di domande eccezioni e conclusioni); al contrario i presunti difetti (malfunzionamento del condizionatore, allagamenti etc.) risultano dedotti soltanto in memoria ex art. 183 sesto comma n.2 c.p.c. e quindi tardivamente introdotti in giudizio.
SENTENZA

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11.11.2021 – Bergamo – Cassazione

Questo Tribunale ritiene che l’accordo di conciliazione raggiunto dai fratelli M.XX in sede di mediazione abbia determinato la cessazione della materia del contendere (cfr. Cass. 6 marzo 2020, n. 6442), senza che le condizioni pattuite possano dunque essere recepite con la presente decisione, ancorché sia stato così previsto nel predetto accordo, avendo potuto le parti richiedere, al più, la redazione del processo verbale di conciliazione.
SENTENZA

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05.11.2021 – Milano – Borrelli

Il Giudice ritiene che la convenuta debba essere dichiarata responsabile e condannata a risarcire a parte attrice il danno cagionato dall’inesatto adempimento, in data 9.6.2014, della prestazione contrattuale. Tenuto conto che i CTU, esaurientemente rispondendo alle osservazioni del CT di parte attrice (che riterrebbe più congrua valutazione di tre – tre punti e mezzo) e del CT di parte convenuta (che ha posto in luce come lesioni cicatriziali più gravi ed evidenti siano solitamente stimate in percentuali inferiori al cinque per cento), hanno valutato il danno iatrogeno accertato (esito cicatriziale di 4 cm. in sede anteriore al III medio del braccio sinistro di uomo, con aderenze sottocutanee) come mero danno biologico permanente, quantificato nella misura del due/due e mezzo per cento della complessiva integrità psicofisica; considerato che O.XXX P.XXXXXXX aveva, al momento del verificarsi del danno, l’età di trentanove anni.
SENTENZA

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02.11.2021 – Vasto – Pasquale

ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano assistite da un avvocato, l’accordo che sia stato sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione di ipoteca giudiziale”. Pertanto, il verbale di conciliazione e l’accordo ad esso allegato costituiscono titolo esecutivo ex lege, rientrando nel novero dei titoli esecutivi richiamati dall’art 474, n.1 c.p.c. ultimo periodo, che fa riferimento a “gli altri atti ai quali la legge attribuisce espressamente efficacia esecutiva
SENTENZA

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14.10.2021 – Catania – Marletta

considerato invero che la comunicazione dell’incontro fissato per la mediazione è avvenuta nel domicilio eletto dalla____ presso il proprio difensore; rilevato altresì che, come si evince con chiarezza dalla procura in atti, l’elezione di domicilio è stata conferita dall’odierna opponente sia per la fase giudiziale che per la fase stragiudiziale, nonché espressamente per la procedura di mediazione
ORDINANZA

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13.10.2021 – Roma – Moriconi

Nell’ottica di favorire la partecipazione al procedimento di mediazione da parte della P.A. e nel solco della recente normativa emergenziale del c.d. scudo erariale, pur non essendo necessario uno scudo erariale della P.A. o del singolo funzionario in ragione dei citati criteri ermeneutici, si rivela necessario redigere un’apposita disposizione normativa che integri il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, fondata sul paradigma dell’articolo 21 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120
ORDINANZA

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13.10.2021 – Roma – Cassazione

la Corte d’appello non ha tenuto “assolutamente in considerazione il fatto che era stato espletato un procedimento di mediazione e che controparti non avevano ingiustificatamente partecipato ad esso”, così che i ricorrenti non solo non dovevano essere condannati ex art. 96 c.p.c., ma ancor più non dovevano essere condannati alle spese del giudizio e da tale circostanza il giudice avrebbe dovuto trarre argomenti di prova a sostegno della loro domanda. Il motivo non può essere accolto.
ORDINANZA

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23.09.2021 – Aosta – Manna

Il termine di prescrizione dell’azione revocatoria non può che decorrere dalla trascrizione dell’atto dispositivo riguardante beni le cui vicende traslative sono assoggettate a trascrizione; questa Corte ha già avuto modo di chiarire che la disposizione dell’art. 2903 c.c., laddove stabilisce che l’azione revocatoria si prescrive in cinque anni dalla data dell’atto, deve essere interpretata, attraverso il coordinamento con la regola contenuta nell’art. 2935 c.c., nel senso che la prescrizione decorre dal giorno in cui dell’atto è stata data pubblicità ai terzi, in quanto solo da questo momento il diritto può esser fatto valere e l’inerzia del titolare protratta nel tempo assume effetto estintivo.
SENTENZA

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22.09.2021 – Terni – Bellei

Alla luce di quanto evidenziato deve quindi ritenersi che le opere realizzate dal (…) ed approvate dall’assemblea condominiale con la delibera impugnata sia stata adottata in violazione di legge atteso che, da una parte, arrecano pregiudizio alle parti comuni – riduzione di aria e luce alle unità abitative che si prospettano nel cortile comune – e costituiscano quindi un’innovazione vietata ai esensi dell’art. 102, comma 2 c.c. e, dall’altra, violano le distanze minime previste del Regolamento regionale n. 2/2015 incidendo sui diritti individuali sulle cose comuni, per cui la predetta delibera, avente un oggetto illecito, è affetta da nullità.
SENTENZA

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04.08.2021 – Salerno – Cassazione

I giudici d’appello, dunque, si sono attenuti al consolidato principio di diritto, secondo il quale “in tema di mediazione obbligatoria ex art. 5, comma 1-bis,D.L.vo n. 28 del 2010, il preventivo esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda, ma l’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice, non oltre la prima udienza; ove ciò non avvenga, il giudice d’appello può disporre la mediazione, ma non vi. è obbligato, neanche nelle materie indicate dallo stesso art. 5, comma 1-bis, atteso che in grado d’appello l’esperimento della mediazione costituisce condizione di procedibilità della domanda solo quando è disposta discrezionalmente dal giudice, ai sensi dell’art. 5, comma 2.
ORDINANZA

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19.07.2021 – Foggia – Lacatena

La domanda di mediazione presentata unilateralmente dinanzi ad un organismo che non ha competenza territoriale non produce, dunque, alcun effetto. Tale competenza territoriale è derogabile solo su accordo delle parti, che possono rivolgersi, con domanda congiunta, ad altro Organismo.
SENTENZA

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07.07.2020 – Roma – Cassazione

Poiché l’opponente si è attivato promuovendo il giudizio di opposizione – che è, in concreto, l’unico rimedio processuale che la legge gli riconosce in presenza di un provvedimento monitorio – ricollegare alla sua inerzia nel promuovere il procedimento di mediazione un effetto identico appare un’evidente forzatura, stante la non confrontabilità delle due situazioni.

La procedura di mediazione ha una finalità deflattiva, in armonia col principio costituzionale della ragionevole durata del processo; ma è altrettanto evidente che – come ha ancora rilevato il Procuratore generale – nel conflitto tra il principio di efficienza (e ragionevole durata) e la garanzia del diritto di difesa, quest’ultimo deve necessariamente prevalere.
SENTENZA

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01.07.2021 – Cremona – Lucini Paioni

Secondo la giurisprudenza consolidata, in tema di locazione, “il conduttore non può astenersi dal versare il canone per aver il locatore celato la copertura in amianto del fabbricato nonché per non aver posto in essere gli interventi necessari a far cessare le infiltrazioni di acqua piovana, atteso che la sospensione totale o parziale dell’adempimento dell’obbligazione del conduttore è legittima soltanto qualora venga completamente a mancare la controprestazione da parte del locatore”.
SENTENZA

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24.06.2021 – Lecce – De Pasquale

Chi ricorre alla procedura d’urgenza deve quindi fornire al giudice un’evidenza del diritto, ovvero un’immediata verosimiglianza di fondatezza delle sue pretese da acclararsi all’esito della cd. Summaria cognitio. Il giudice deve valutare la sola probabilità del diritto, emanando un provvedimento limitato nel tempo, destinato a venire meno ed a essere sostituito dal provvedimento definitivo, o di merito, emesso
all’esito dell’accertamento pieno dei fatti raggiunto attraverso il procedimento ordinario, provvedimento
definitivo alla cui effettiva attuazione il provvisorio provvedimento cautelare è funzionalmente ordinato.
ORDINANZA

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04.06.2021 – Milano – Corte d’Appello

Non è concepibile nel nostro ordinamento che due (o più) soggetti, i quali apparentemente o con maggiore probabilità, per loro scelta o per scelta dei rispettivi legali, ritengano più di altri di vantare diritti su un determinato immobile, possano autonomamente e privatamente decidere chi di tali diritti sia l’effettivo titolare. Perché l’effettivo titolare dei diritti ben potrebbe essere anche un terzo, a cui le parti della causa e della mediazione non hanno potuto (o voluto) pensare. E le parti non possono disporre del diritto di quel terzo, senza averlo ascoltato, senza contraddittorio, senza il suo consenso all’esito della mediazione
SENTENZA

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