Argomento della controversia

03.06.2021 – Venezia – Quota

Circa la domanda riconvenzionale dei convenuti l’attore non ha contestato, nella prima udienza, la loro proprietà della porzione di sottotetto individuata nella loro planimetria né di aver vantato sulla stessa di esserne a sua volta proprietario, al fine di sfruttare la relativa cubatura per realizzare la sopraelevazione del soffitto del suo locale cucina sottostante ed ottenere l’autorizzazione dell’opera da parte del Comune.
SENTENZA

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06.05.2021 – Verona – Burti

Peraltro, la circostanza che l’assicurazione non abbia partecipato all’ incontro della procedura di mediazione attivata dall’ attore (v. doc. 10 dell’attore) costituisce argomento di prova ai sensi del combinato disposto degli artt. 116 cod. proc. civ. e dell’art. 8, comma quatto bis, d. lgs. 28/2010 dell’ininfluenza della conoscenza di tale elemento di fatto sulla consistenza del rischio assicurato.
Ed, infatti, la partecipazione del procedimento di mediazione presuppone, indefettibilmente – ratio legis sottesa alla scelta di condizionare la procedibilità della domanda all’ esperimento del tentativo di mediazione potrebbe essere agevolmente elusa dal soggetto individuato quale destinatario della pretesa e l’assolvimento della condizione di procedibilità si concretizzerebbe nel mero adempimento di un incombente formale privo di effettiva utilità.
SENTENZA

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02.05.2021 – Verona – Burti

Ritenuto che l’art. 3 comma 6-ter del d.l. 6/2020 prevede che “nelle controversie in materia di obbligazioni contrattuali, nelle quali il rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto, o comunque disposte durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base di disposizioni successive, può essere valutato ai sensi del comma 6-bis, il preventivo esperimento del procedimento di mediazione ai sensi del comma 1-bis dell’articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, costituisce condizione di procedibilità della domanda”;
ORDINANZA

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28.04.2021 – Torino – Di Capua

Il giudice, su eccezione di parte proposta nella prima difesa, non deve dichiarare l’improcedibilità, ma assegnare alle parti il termine di quindici giorni per la presentazione della domanda di mediazione e fissare la successiva udienza. Trova poi applicazione l’art. 5, comma 4, lettera a), D.lgs. n. 28/2010, ai sensi del quale: “4. I commi 1-bis e 2 non si applicano: a) nei procedimenti per ingiunzione, inclusa l’opposizione, fino alla pronuncia sulle istanze di concessione e sospensione della provvisoria esecuzione”. Nel caso di specie, come si è detto, con Ordinanza in data 03.12.2018 il Giudice Istruttore, dopo aver provveduto sull’ istanza proposta dalla parte attrice opponente intesa ad ottenere la sospensione dell’esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo opposto ex art. 649 c.p.c., ha assegnato alle parti termine per l’instaurazione del procedimento di mediazione.
SENTENZA

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26.04.2021 – Verona – Vaccari

La mancanza di identità tra la domanda oggetto di mediazione e quella avanzata in via giudiziaria non ha come conseguenza la dichiarazione di improcedibilità della domanda giudiziale, allorquando la parte o convenuta abbia avuto piena cognizione dei fatti storici fondanti la pretesa di controparte e sia stata quindi messa, fin da allora, nella condizione di poter o conciliare la lite.
SENTENZA

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22.04.2021 – Torino – De Magistris

La mediazione consiste in una modalità di risoluzione delle controversie alternativa e complementare rispetto al modello giurisdizionale ed incide sui diritti sostanziali e processuali delle parti.

Tuttavia, non è applicabile al caso in esame il criterio della soccombenza virtuale perché l’accordo tra le parti è intervenuto in un momento successivo all’ instaurazione del giudizio ma prima di espletare l’istruttoria e non vi è, quindi, possibilità, per il giudice, di stabilire quale parte sarebbe risultata soccombente in assenza di accordo.
SENTENZA

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16.04.2021 – Roma – Cassazione

Il condomino, che subisca nella propria unità immobiliare un danno derivante dall’omessa manutenzione delle parti comuni dell’edificio ai sensi degli artt. … c.c., assume, quale danneggiato, la posizione di terzo avente diritto al risarcimento nei confronti del condominio, senza tuttavia essere esonerato dall’obbligo, che trova la sua fonte nella comproprietà o nella utilità di quelle e non nella specifica condotta illecita ad esso attribuibile, di contribuire a sua volta, in misura proporzionale al valore della rispettiva porzione, alle spese necessarie per la riparazione delle parti comuni dell’edificio e alla rifusione dei danni cagionati.
ORDINANZA

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14.04.2021 – Roma – Miccio

È legittimo avviare un’azione giudiziaria contemporaneamente al procedimento di mediazione, ma tale condotta può essere valutata per la determinazione delle spese legali.
La natura indeterminabile della lite è una regola di chiusura che opera quando sia oggettivamente impossibile attribuire un valore alla causa, quale che sia il vizio fatto valere. SENTENZA

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13.04.2021 – Vicenza – Picardi

Pur rappresentando in materia di diritti reali l’esperimento del tentativo di mediazione condizione di procedibilità dell’azione, nondimeno, in un caso come quello di specie, in cui il numero di soggetti convenuti era indefinito, così come di conseguenza non era possibile risalire alla corretta identificazione di tutti i comproprietari
appariva opportuno introdurre direttamente il giudizio avanti alla competente autorità giudiziaria;
SENTENZA

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12.04.2021 – Roma – Moriconi

La presenza di un terzo del tutto indipendente rispetto alle parti giustifica, infatti, le maggiori possibilità della mediazione, rispetto alla negoziazione assistita, di conseguire la finalità.

La conclamata notoria inefficienza dell’istituto della negoziazione assistita che secondo le statistiche del Consiglio Nazionale Forense ha prodotto, al di fuori della materia delle separazioni e dei divorzi, risultati imbarazzanti quanto a conciliazioni.
ORDINANZA

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23.03.2021 – Roma – Cassazione

La norma evocata, impone il tentativo di conciliazione, fra le altre, per le controversie in materia di diritti reali; come correttamente colto della sentenza impugnata, qui si tratta di tutt’altra materia, non vertendosi sulla qualificazione e attribuzione di diritti reali (la vicenda traslativa è del tutto estranea alla controversia),
bensì in materia di conservazione della garanzia patrimoniale del debitore, sub specie dell’azione revocatoria, la quale, come noto, si limita a rendere insensibile nei confronti dei creditori l’atto dispositivo a
contenuto patrimoniale del debitore, senza incidere sulla validità inter partes dell’atto stesso.
ORDINANZA

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18.03.2021 – Verona – Burti

Onera l’attrice in senso sostanziale di introdurre il tentativo obbligatorio di mediazione ex art. 5, comma secondo, d.lgs. 28/2010 e fissa udienza al 15/7/2021 ore 10:30 per verificare l’eventuale conciliazione (di cui le parti daranno atto mediante nota depositata al fascicolo telematico per consentire al Giudice per tempo la calendarizzazione del ruolo d’udienza) o per assegnare i termini ex art. 183, sesto comma, c.p.c.
ORDINANZA

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17.03.2021 – Palermo – D’Antoni

in caso di ammissione al patrocinio dello Stato per un procedimento mediatorio positivamente conclusosi con accordo tra le parti, il diritto al compenso del difensore sarebbe definitivamente compromesso, essendogli preclusa non solo la possibilità di ottenere la liquidazione dei compensi con oneri a carico dell’Erario, ma anche quella di chiedere compensi direttamente al cliente, ove si ponga mente al divieto ed alla sanzione di cui all’art. 85 T.U.S.G., nonché all’art. 29 del Codice Deontologico Forense che vieta espressamente all’Avvocato di chiedere o percepire dalla parte assistita o da terzi, a qualunque titolo, compensi o rimborsi diversi da quelli previsti dalla legge
ORDINANZA

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11.03.2021 – Trieste – Fanelli

Nel caso qui in esame – integrante senz’altro controversia soggetta a mediazione obbligatoria, dove peraltro è necessaria l’assistenza di un legale, gli odierni istanti hanno dovuto in effetti sostenere delle spese a causa dell’atteggiamento della controparte e, quindi, appare legittima la pretesa di rifusione delle spese legali e di avvio della mediazione, in misura che si ritiene congruo quantificare in euro 3.021,32, di cui euro 48,80 e euro 812,52 per costi e indennità ed euro 2.160,00 per compenso, oltre spese gen. 15% ed IVA e CAP di legge; salva anche al riguardo una parziale compensazione, per le ragioni già sopra esposte.
SENTENZA

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03.03.2021 – Sondrio – Minervini

L’espressione “danno morale” è impiegata per indicare uno dei molteplici, possibili pregiudizi di tipo non patrimoniale, vale a dire la sofferenza soggettiva ed interiore cagionata dal reato, in sé considerata – la cui intensità e durata nel tempo rilevano non già ai fini della esistenza del danno, bensì della mera quantificazione del relativo ristoro – ma anche il pregiudizio derivante dalla lesione della dignità ed integrità morale della persona, quale massima espressione della dignità umana.
SENTENZA

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22.02.2021 – Roma – Amato

Com’è noto, ai sensi del D.L. vo 28/2010 art. 5 co. 6°, “Dal momento della comunicazione alle altre parti, la domanda di mediazione produce sulla prescrizione gli effetti della domanda giudiziale. Dalla stessa data, la domanda di mediazione impedisce altresì la decadenza per una sola volta.
Gli attori hanno incardinato tempestivamente il procedimento di mediazione presentando la relativa istanza in data 11.7.18, ma la comunicazione di quest’ultima risulta effettuata al Condominio solo in data 16.7.18, dunque oltre il termine di 30 giorni.
SENTENZA

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