Argomento della controversia

22.02.2021 – Venezia – Franzoso

Ritiene il Tribunale che con l’esperimento della procedura di mediazione – tempestivamente attivata con domanda depositata in data 26.6.2016 (non esseno il termine di cui all’ art. 5 Dl n. 28/2010 perentorio e non essendo la presenza della parte obbligatoria potendo essere delegato il procuratore) e conclusa entro il termine di tre mesi dalla data di deposito della domanda stessa – anziché della negoziazione assistita, la domanda sia comunque procedibile.
SENTENZA

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09.02.2021 – Lecco – Cassazione

La Corte d’appello ha perciò dichiarato cessata la materia del contendere, ponendo a carico del Condominio (omissis), della Centrovalle s.a.s. e di Z.M.C. (avente causa delle altre condomine C.F. e C.C., già parti del giudizio) le spese processuali sostenute da M.V. in virtù del principio della soccombenza virtuale.
SENTENZA

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02.02.2021 – Roma – Cassazione

Questa Corte ha già affermato che l’obbligo del singolo partecipante di pagare al condominio le spese dovute e le vicende debitorie del condominio verso i suoi appaltatori o fornitori rimangono del tutto indipendenti, tant’è che il condomino non può ritardare il pagamento delle rate di spesa
in attesa dell’evolvere delle relazioni contrattuali tra condominio e soggetti creditori di quest’ultimo, né può utilmente opporre all’amministratore che il pagamento sia stato da lui effettuato direttamente al terzo, in quanto, si è detto, ciò altererebbe la gestione complessiva del condominio: sicché il singolo deve sempre e comunque pagare all’amministratore, salva l’insorgenza, in sede di bilancio consuntivo, di un credito da rimborso per gli avanzi di cassa residuati.
SENTENZA

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22.01.2021 – Roma – Cassazione

L’amministratore di condominio, in ipotesi di revoca deliberata dall’assemblea prima della scadenza del termine previsto nell’atto di nomina, ha diritto, oltre che al soddisfacimento dei propri eventuali crediti, altresì al risarcimento dei danni, in applicazione dell’art. 1725 c.c., comma 1, salvo che sussista una giusta causa, indicativamente ravvisabile tra quelle che giustificano la revoca giudiziale dello stesso incarico.
ORDINANZA

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21.01.2021 – Roma – Cassazione

I diritti concorrenti costituiscono situazioni soggettive autonome, la cui particolarità è che, stante l’identità dello scopo, l’estinzione per adempimento dell’una provoca il venir meno anche dell’altra. Per il resto i due diritti sono indipendenti e possono essere oggetto di disposizione separata ed avere anche distinti termini prescrizionali
SENTENZA

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20.01.2021 – Roma – Cassazione

Si deduce la violazione del D.lgs. n. 28 del 2010, art. 5, commi 1-bis e 2, per non avere la corte territoriale disposto la mediazione delegata e per avere affermato la non obbligatorietà della mediazione in quanto il procedimento non afferirebbe alla materia dei diritti reali.
ORDINANZA

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13.01.2020 – Torino – Peila

Il sindacato dell’autorità giudiziaria sulle delibere assembleari è limitato ad un riscontro di legittimità della decisione, avuto riguardo all’osservanza delle norme di legge o del regolamento condominiale ovvero all’eccesso di potere, inteso quale controllo del legittimo esercizio del potere di cui l’assemblea medesima dispone, non potendosi invece estendere al merito ed al controllo della discrezionalità di cui tale organo sovrano è investito.
SENTENZA

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14.12.2020 – Salerno – Cassazione

Che pertanto il ricorso va accolto e il decreto impugnate va cassato con rinvio alla Corte di appello di Salerno, in altra composizione, perché’ essa – verificata la tempestività della istanza di mediazione alla luce del principio che “in tema di equa riparazione per la non ragionevole durata del processo, l’istanza di mediazione che preceda la relativa domanda interrompe, ai sensi del Decreto Legislativo n. 28 del 2010, articolo 5, comma 6, il decorso del termine semestrale decadenza di cui alla L. n. 89 del 2001, articolo 4, dal momento della sua comunicazione alle altre parti e non da quello del suo deposito” (Cass. n. 2273 del 2019), si pronunci sulla domanda di equa riparazione; che al giudice del rinvio è demandata la liquidazione delle spese di questo giudizio.
ORDINANZA

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18.11.2020 – Brindisi – Rampino

Invero questo giudicante aderisce all’orientamento giurisprudenziale secondo il quale il tentativo di mediazione va esperito nei confronti di tutte le domande introdotte nel giudizio, in special modo quando tali domande rientrano tutte tra le materie obbligatorie previste dall’art. 5, comma 1 bis d.lgs. 28/2010, sicchè, nell’ipotesi in cui venga introdotta nel processo una domanda diversa rispetto a quella sottoposta a mediazione, si ritiene che il giudice sia tenuto a disporre l’esperimento di un nuovo tentativo di conciliazione.
SENTENZA

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31.08.2020 – Treviso – Andreatta

La “litigiosità” tra le parti non giustifica il rifiuto di partecipare al procedimento di mediazione, “giacché tale procedimento è rivolto proprio ad attenuare la litigiosità, tentando una composizione della lite basata su categorie concettuali del tutto differenti rispetto a quelle invocate in giudizio e che prescindono dalla attribuzione di torti e di ragioni”
SENTENZA

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04.08.2020 – Castrovillare – Prato

Va evidenziato che nella sentenza di primo grado la questione relativa alle implicazioni conseguenti alla mancata comparizione personale delle parti in sede di mediazione non risulta in alcun modo esaminata, con il conseguente corollario che il giudice di secondo grado, investito dell’appello principale della parte rimasta soccombente sul merito, conserva il potere, e quindi il dovere, di rilevare di ufficio la questione di improcedibilità di detta domanda, e che l’omissione di tale rilievo è censurabile in cassazione come error in procedendo,
mentre tra le questioni pregiudiziali di rito – sulle quali, anche se rilevabili di ufficio, il giudice non si sia pronunciato – e la questione di merito sussiste una relazione di mera presupposizione
logico- giuridica
SENTENZA

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21.07.2020 – Bologna – Costanzo

Il giudice tenuto conto della condotta dell’opponente (che ha immediatamente avviato la mediazione dopo la notifica del precetto), del fatto che i difensori dell’opponente appartengono al Foro di Monza e della particolarissima situazione connessa alla emergenza epidemiologica (con pluralità di prassi – a fronte della molteplicità dei protocolli siglati in sede locale – in assenza di un esplicito dato normativo sul punto), ravvisati i presupposti per la rimessione in termine e ritenuta sommamente opportuna una soluzione amichevole, rimette in termini l’opponente per l’avvio della mediazione e preso atto dell’istanza già inoltrata per l’avvio della mediazione, rinvia alla nuova udienza 22 settembre 2020 ore 9.25 per verificare l’esito della mediazione (se l’incontro davanti al mediatore dovesse essere fissato in data successiva all’udienza, le parti con documentata istanza depositata in telematico potranno chiedere un rinvio ante udienza);
ORDINANZA

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20.07.2020 – Roma – Cassazione

Rilievo, quest’ultimo, che evidenzia come, pur dinanzi alla nettezza del testo normativo in ordine al limite temporale previsto per eccepire il difetto di mediazione, l’attuale ricorrente ha posto una questione manifestamente infondata, nonostante l’essere stata proprio lei gravata dall’onere di avviare la mediazione, quale parte interessata al giudizio nella sua prospettazione (per cui avrebbe subito danneggiamenti all’immobile che aveva locato, così che sarebbero insorti diritti risarcitori): il che – non si può non rilevare, seppur per inciso – approssima assai l’utilizzazione del ricorso per cassazione, quanto al secondo motivo – appunto manifestamente infondato all’abuso del diritto processuale.
ORDINANZA

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15.07.2020 – Verona – Bartolotti

L’argomentazione difensiva ha dunque avuto l’ unico effetto di costringere ad inutile sforzo motivazionale; inoltre deve rilevarsi come il convenuto S.XXXX T.XXXXX abbia eccepito la necessità di esordire la mediazione , a pena di improcedibilità dell’ azione, pur essendo il procedimento scaturito dall’ inadempimento degli accordi pattuiti a definizione del contenzioso ereditario, per il quale già era stata espletata la procedura di mediazione; ancora più grave risulta il comportamento del convenuto, il quale risulta poi non avere aderito al procedimento invocato, dopo l’ instaurazione da parte di S.XXXXXXX T.XXXXX, che è stato quindi chiuso a verbale negativo
SENTENZA

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16.06.2020 – Roma – Corrias

Ritenuto in conclusione: che l’ opposizione ed ogni altra domanda formulata dalla M.XXXXX debbano essere dichiarate improcedibili per mancato esperimento della mediazione obbligatoria;
che debba essere accolta la domanda di risarcimento azionata dalla M.XXXXXX ai sensi dell’ art.96 c.p.c., potendo ritenersi, sulla base del comportamento dilatorio tenuto dalla M.XXXXX in sede di mediazione, che la stessa abbia intrapreso il presente giudizio con la consapevolezza dell’ infondatezza dei suoi assunti difensivi
SENTENZA

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04.02.2020 – Lecce – De Pasquale

Ogni partecipante alla mediazione, quindi, è tenuto a pagare l’indennità in quanto a nulla rileva, al fine di ottenere una esenzione dal pagamento, che alcuni degli interessi delle parti siano coincidenti.
Ciò, a maggior ragione, quando la non coincidenza degli interessi sia chiaramente desumibile dai verbali redatti durante il procedimento di mediazione.
SENTENZA

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