Argomento della controversia

18.10.2018 – Ascoli Piceno – Mariani

In sede di mediazione, l’elaborato peritale è stato espressamente svincolato dall’obbligo di riservatezza ed è pertanto producibile in giudizio ed ha la stessa valenza ed efficacia della perizia redatta su incarico del giudice in quanto le parti hanno concordato, sempre in sede di mediazione, che la stessa sia vincolante tra di loro.
La redazione della consulenza tecnica in mediazione ha i suoi vantaggi di costi e tempi di redazione e può confluire nel successivo giudizio o unitamente alla proposta del mediatore, che potrebbe ancorare la sua proposta ai risultati degli accertamenti tecnici.
SENTENZA

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21.07.2018 – Foggia – Depalma

La giustificazione di una parte in merito alla propria assenza agli incontri di mediazione deve reputarsi inesistente qualora risulti apodittica, contraria ad ogni spirito del d.lgs. 28/2010, nonché si configuri come contraria ad ogni volontà di accordo in mediazione.
ORDINANZA

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23.05.2018 – Napoli – Corte d’Appello

1) Il tentativo di mediazione non può considerarsi assolto mediante la partecipazione dei soli difensori all’incontro preliminare informativo, posto che gli avvocati sono già a conoscenza del contenuto delle finalità della procedura di mediazione e che in tale procedura la funzione del legale è di assistenza alla parte comparsa e non di rappresentanza alla parte assente. 2)Deve precisarsi come sia necessaria la partecipazione delle parti personalmente o dei rispettivi procuratori speciali a conoscenza dei fatti e muniti del potere di conciliare. 3)Deve altresì precisarsi che il mediatore può formulare una proposta di conciliazione anche quando l’accordo non è raggiunto, coerentemente con la funzione attiva e deflattiva della mediazione, quale istituto non destinato ad esaurirsi in una mera ricognizione dell’attività delle parti.
ORDINANZA

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12.03.2018 – Roma – Moriconi

La partecipazione della parte assistita dall’avvocato esclude alla radice che possa ritenersi ritualmente instaurato il procedimento della mediazione con la presenza del solo avvocato, sia pure munito di delega del cliente, rimanendo da esaminare la diversa situazione per cui l’avvocato rappresenta la parte durante la mediazione solo se quest’ultima è da considerarsi persona fisica e solo in casi eccezionali.
ORDINANZA

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07.03.2018 – Udine – Fuser

Se le dichiarazioni delle parti riguardano le modalità della loro partecipazione alla mediazione ed allo svolgimento della stessa, non avendo ad oggetto il merito della lite, dev’essere ammesso non solo l’utilizzo del verbale, ma anche la prova orale volta ad accertare la partecipazione delle parti al procedimento di mediazione tutte quelle volte in cui il verbale di mediazione risulti lacunoso ed il mediatore non abbia correttamente e dettagliatamente trascritto tutte le circostanze inerenti la partecipazione dei soggetti. Ulteriore corollario è che il mediatore possa sul punto essere ammesso a deporre e, quindi, a testimoniare in quanto trattasi di deposizione volta a rappresentare al Giudice quanto avvenuto nella fase c.d. di identificazione che, per sua natura, non può e non ha alcun contenuto sostanziale, non avendo ancora affrontato e trattato l’oggetto della lite tra le parti.
ORDINANZA

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02.02.2018 – Verona

Quanto alla pretesa inutilità del procedimento, alla luce delle difese svolte dalla compagnia,
consistenti nella contestazione dell’operatività della polizza posta a fondamento della chiamata in garanzia, deve osservarsi che esse non precludono la valutazione di una soluzione conciliativa che, ad esempio potrebbe prevedere il solo concorso, in una determinata percentuale, della compagnia assicuratrice nel risarcimento del danno; né, d’altro canto, può ostare allo svolgimento del procedimento di mediazione l’ulteriore considerazione della terza chiamata, che attualmente non è possibile un’azione diretta del danneggiato nei confronti, della compagnia di assicurazione della struttura sanitaria.
ORDINANZA

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29.01.2018 – Vasto – Capuozzo

Vanno avvertite le parti che ai sensi e per l’effetto del secondo comma dell’art. 5 d.lgs. 28/2010 è richiesta alle parti l’effettiva partecipazione al procedimento di mediazione demandata, laddove per effettiva si richiede che le parti non si fermino alla sessione informativa e che oltre agli avvocati difensori siano presenti le parti personalmente; e che la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione demandata dal giudice oltre a poter attingere per l’attore alla stessa procedibilità della domanda è, in ogni caso, comportamento valutabile nel merito della causa.
SENTENZA

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23.01.2018 – Milano – Spinnler

La circostanza che l’amministratore non fosse investito di autorizzazione assembleare non rende nullo il procedimento di mediazione. Deve ritenersi che il vizio sia sanabile, prevedendo il disposto di cui all’art. 71 quater disp. att. c.c. la facoltà del mediatore di disporre, su richiesta dell’amministratore, proroga della prima comparizione allo scopo di consentire a quest’ultimo di munirsi di delibera assembleare.
SENTENZA

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15.01.2018 – Torino – Tedeschi

In conformità a recentissima Giurisprudenza di legittimità, il rimborso delle spese di assistenza stragiudiziale forense ha natura di danno emergente, afferente alla fase precontenziosa, da valutarsi ex ante in vista dell’esito futuro presumibile di un giudizio, alla stregua delle allegazioni attoree, secondo la scansione temporale del rito applicabile al processo avente ad oggetto il risarcimento del danno subito.
SENTENZA

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16.04.2014 – Roma – Cassazione

Non può dubitarsi che il provvedimento di urgenza de quo attenesse alla proprietà, pacifico essendo che l’ordine (non osservato) di consegna della documentazione contabile inerente all’amministrazione di un condominio incidesse sulla proprietà condominiale, impedendone la corretta amministrazione.
SENTENZA DI CASSAZIONE

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17.05.2013 – Roma – Cassazione

Nel caso di specie, correttamente i giudici del merito hanno ravvisato il fine di profitto perseguito dall’odierno ricorrente nel fatto di continuare ad amministrare il condominio, il che lo poneva (e ciò non costituisce mera ipotesi, ma oggettiva constatazione) in condizioni di accampare ulteriori pretese o comunque di rendere più difficoltosa (se non di paralizzare) l’amministrazione del condominio stesso, giacché – come emerge dalla gravata pronuncia – il M. continuava a considerarsi amministratore del condominio ritenendo illegittima la delibera assembleare che lo aveva revocato, al punto da invitare i condomini dissenzienti a sottoscrivere un documento in suo sostegno.
SENTENZA DI CASSAZIONE

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01.12.2017 – Monza – Bertolozzi

La mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale in materia di locazione, Il che implica l’applicazione della suddetta disposizione anche al procedimento di convalida successivamente al mutamento del rito ordinario in locatizio. L’improcedibilità del giudizio non travolge l’ordinanza di rilascio dell’immobile in quanto, pur non avendo, quest’ultima, autorità di giudicato, può essere qualificato comunque come provvedimento di condanna, con riserva delle eccezioni dell’altra parte, i cui effetti permangono fino a quando non viene emessa la sentenza di merito.

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30.11.2017 – Roma – Cassazione

La Corte d’Appello di Palermo ha aderito all’interpretazione del Tribunale, secondo cui il procedimento di mediazione obbligatoria è applicabile anche al giudizio di revoca dell’amministratore di condominio, nonostante si tratti di procedimento in camera di consiglio, stante la previsione dell’art. 71 quater disp. att. c.c.; ha quindi aggiunto che la mancata comparizione della ricorrente nell’incontro davanti al mediatore equivalesse a mancato avveramento della condizione di procedibilità. ORDINANZA

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07.11.2017 – Nocera Inferiore – Giudice di pace M. Tudino

L’obbligo informativo sull’istituto della mediazione deve essere fornito oltre che dal mediatore anche e soprattutto dagli avvocati che assistono le parti in mediazione, atteso che la normativa in materia con l’art. 4 c. 3 d.lgs. 28/2010 ha instituito l’obbligo a carico del difensore che, al conferimento dell’incarico, è tenuto ad informare i propri clienti sull’istituto.
SENTENZA

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04.11.2017 – Roma – Battagliese

Quando l’esperimento del tentativo di mediazione non è previsto come condizione di procedibilità rientra nella piena disponibilità delle parti, mediante apposito patto scritto, subordinare il diritto di agire in giudizio al corretto svolgimento del tentativo di mediazione. Tale patto, oltre ad essere pienamente legittimo e a qualificare la mediazione come obbligatoria, non viola il diritto di difesa dei contraenti.
SENTENZA

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19.10.2017 – Padova – Reale

1) Il verbale di mediazione costituisce piena prova nel successivo giudizio, ancorché non sia impugnato per falsità del verbale stesso.
2)Nelle more del procedimento di mediazione, non è previsto da nessuna disposizione di legge l’invito scritto alle parti agli incontri successivi alla programmazione e al primo incontro di mediazione; 3) ai sensi dell’art. 12 d.lgs. 28/2010, il legislatore non ha previsto alcuna conseguenza in ordine alla regolarità del procedimento di mediazione in caso di mancata assistenza legale da parte di un avvocato alla parte: la conseguenza sarebbe solo quella della necessità dell’omologazione dell’accordo da parte del Presidente del Tribunale. In assenza di quest’ultima, l’accordo non costituisce titolo esecutivo ai fini del successivo giudizio.

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