Mediazione delegata

19.10.2021 – Velletri – Buscema

La stessa Cassazione, nella sentenza n. 8473, consacra proprio l’incontro personale delle e parti come pilastro portante della struttura della mediazione, essendo “il contatto diretto tra le parti e il mediatore professionale l’inizio della mediazione vera e propria che, come tale, deve fattivamente concretizzarsi, perché altrimenti perderebbe di effettività la stessa funzione deflattiva dell’istituto”. In questo senso si è espresso, di recente, il Tribunale di Brescia con la sentenza del giugno 2020, affermando che “Le conseguenze del rifiuto ingiustificato di procedere e di partecipare alla mediazione sono, se espresso dall’istante/attore, sovrapponibili alla mancanza tout court della introduzione della domanda di mediazione.
ORDINANZA

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13.10.2021 – Roma – Moriconi

Nell’ottica di favorire la partecipazione al procedimento di mediazione da parte della P.A. e nel solco della recente normativa emergenziale del c.d. scudo erariale, pur non essendo necessario uno scudo erariale della P.A. o del singolo funzionario in ragione dei citati criteri ermeneutici, si rivela necessario redigere un’apposita disposizione normativa che integri il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, fondata sul paradigma dell’articolo 21 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120
ORDINANZA

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06.10.2021 – Vasto – Pasquale

La predetta ordinanza il giudice ha statuito che, in caso di effettivo svolgimento della mediazione che non si fosse concluso con il raggiungimento di un accordo amichevole, il mediatore dovesse comunque provvedere alla formulazione di una proposta di conciliazione, anche in assenza di una concorde richiesta delle parti.

Che la procedura di mediazione debba essere completata con la formulazione di una proposta conciliativa da parte del mediatore, in ottemperanza alle direttive impartite dal giudice con l’ordinanza del 03.03.2021
ORDINANZA

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05.10.2021 – Aosta – Modolo

In relazione al conferimento delle deleghe per la partecipazione all’assemblea si ritiene che la norma
prevista dal regolamento contrattuale sul limite del numero di deleghe per ogni condomino sia di natura
regolamentare, ossia non si tratti di una norma che limita i diritti personali dei condomini sulle loro proprietà
esclusive o comuni, o che preveda clausole in base alle quali alcuni condomini hanno maggiori diritti rispetto
agli altri, e che pertanto si possa modificare con la maggioranza semplice e non sia necessaria l’unanimità.
SENTENZA

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23.09.2021 – Pistoia – Iannone

Ritenuto che la causa potrebbe necessitare di un approfondito accertamento istruttorio – in particolare riguardo all’an e al quantum delle opere extra preventivo che parte opposta, ……s.r.l, sostiene di aver effettuato sull’abitazione sita in ……, nonché sulla imputabilità della somma di € 5.000,00 che parte opponente, Sig. ……, afferma di aver congruamente pagato per i lavori effettuati sul predetto immobile – , con conseguente aggravio delle tempistiche e dei costi processuali, destinato a riverberarsi negativamente sugli interessi delle parti
ORDINANZA

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10.09.2021 – Pavia – Rocchetti

Va tenuto presente che le conseguenze della mancata partecipazione alla procedura di
mediazione sono valutate e soppesate diversamente dalla legge, a seconda che si tratti della parte istante
ovvero della parte invitata: solo nel primo caso, infatti, è prevista la sanzione più grave della improcedibilità della domanda, mentre nel secondo caso, ove sia la parte invitata a non partecipare “senza giustificato motivo” (personalmente o mezzo di rappresentante validamente nominato), il giudice del
successivo giudizio dovrà condannare la “parte costituita” (logicamente la parte convenuta) al versamento di
un importo pari al contributo unificato e potrà desumere dal comportamento tenuto in mediazione “argomenti di prova” ex art. 116 c.p.c.
SENTENZA

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20.07.2021 – Bari – Corte di Appello

Il giudice, anche in sede di giudizio di appello, valutata la natura della causa, lo stato dell’istruzione e il comportamento delle parti, può disporre l’esperimento del procedimento di mediazione; in tal caso, l’esperimento del procedimento di mediazione è
condizione di procedibilità della domanda giudiziale anche in sede di appello.

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19.07.2021 – Foggia – Lacatena

La domanda di mediazione presentata unilateralmente dinanzi ad un organismo che non ha competenza territoriale non produce, dunque, alcun effetto. Tale competenza territoriale è derogabile solo su accordo delle parti, che possono rivolgersi, con domanda congiunta, ad altro Organismo.
SENTENZA

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01.07.2021 – Cremona – Lucini Paioni

Secondo la giurisprudenza consolidata, in tema di locazione, “il conduttore non può astenersi dal versare il canone per aver il locatore celato la copertura in amianto del fabbricato nonché per non aver posto in essere gli interventi necessari a far cessare le infiltrazioni di acqua piovana, atteso che la sospensione totale o parziale dell’adempimento dell’obbligazione del conduttore è legittima soltanto qualora venga completamente a mancare la controprestazione da parte del locatore”.
SENTENZA

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06.05.2021 – Napoli – Vassallo

In primo luogo va osservato che la Corte di Cassazione Sezioni Unite con Sentenza 18 settembre 2020, n. 19596 ha stabilito che “Nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1-bis, del D.lgs. n. 28 del 2010, i cui giudizi vengano introdotti con un decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione della provvisoria esecuzione del decreto, l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta; ne consegue che, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità di cui al citato comma 1-bis conseguirà la revoca del decreto ingiuntivo
SENTENZA

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02.05.2021 – Verona – Burti

Ritenuto che l’art. 3 comma 6-ter del d.l. 6/2020 prevede che “nelle controversie in materia di obbligazioni contrattuali, nelle quali il rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto, o comunque disposte durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base di disposizioni successive, può essere valutato ai sensi del comma 6-bis, il preventivo esperimento del procedimento di mediazione ai sensi del comma 1-bis dell’articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, costituisce condizione di procedibilità della domanda”;
ORDINANZA

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28.04.2021 – Torino – Di Capua

Il giudice, su eccezione di parte proposta nella prima difesa, non deve dichiarare l’improcedibilità, ma assegnare alle parti il termine di quindici giorni per la presentazione della domanda di mediazione e fissare la successiva udienza. Trova poi applicazione l’art. 5, comma 4, lettera a), D.lgs. n. 28/2010, ai sensi del quale: “4. I commi 1-bis e 2 non si applicano: a) nei procedimenti per ingiunzione, inclusa l’opposizione, fino alla pronuncia sulle istanze di concessione e sospensione della provvisoria esecuzione”. Nel caso di specie, come si è detto, con Ordinanza in data 03.12.2018 il Giudice Istruttore, dopo aver provveduto sull’ istanza proposta dalla parte attrice opponente intesa ad ottenere la sospensione dell’esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo opposto ex art. 649 c.p.c., ha assegnato alle parti termine per l’instaurazione del procedimento di mediazione.
SENTENZA

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23.03.2021 – Firenze – Luperini

Il giudice fissa la successiva udienza dopo la scadenza del termine di cui all’articolo 6 e, quando la mediazione non è già stata avviata, assegna contestualmente alle parti il termine di quindici giorni per la presentazione della domanda di mediazione.” Il d.lgs 28/2010 si limita dunque a rilevare che l’attivazione della mediazione delegata è condizione di procedibilità della domanda giudiziale, senza tuttavia individuare le conseguenze dell’inosservanza dell’ordine del giudice.
SENTENZA

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18.03.2021 – Verona – Burti

Onera l’attrice in senso sostanziale di introdurre il tentativo obbligatorio di mediazione ex art. 5, comma secondo, d.lgs. 28/2010 e fissa udienza al 15/7/2021 ore 10:30 per verificare l’eventuale conciliazione (di cui le parti daranno atto mediante nota depositata al fascicolo telematico per consentire al Giudice per tempo la calendarizzazione del ruolo d’udienza) o per assegnare i termini ex art. 183, sesto comma, c.p.c.
ORDINANZA

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17.03.2021 – Palermo – D’Antoni

in caso di ammissione al patrocinio dello Stato per un procedimento mediatorio positivamente conclusosi con accordo tra le parti, il diritto al compenso del difensore sarebbe definitivamente compromesso, essendogli preclusa non solo la possibilità di ottenere la liquidazione dei compensi con oneri a carico dell’Erario, ma anche quella di chiedere compensi direttamente al cliente, ove si ponga mente al divieto ed alla sanzione di cui all’art. 85 T.U.S.G., nonché all’art. 29 del Codice Deontologico Forense che vieta espressamente all’Avvocato di chiedere o percepire dalla parte assistita o da terzi, a qualunque titolo, compensi o rimborsi diversi da quelli previsti dalla legge
ORDINANZA

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11.03.2021 – Trieste – Fanelli

Nel caso qui in esame – integrante senz’altro controversia soggetta a mediazione obbligatoria, dove peraltro è necessaria l’assistenza di un legale, gli odierni istanti hanno dovuto in effetti sostenere delle spese a causa dell’atteggiamento della controparte e, quindi, appare legittima la pretesa di rifusione delle spese legali e di avvio della mediazione, in misura che si ritiene congruo quantificare in euro 3.021,32, di cui euro 48,80 e euro 812,52 per costi e indennità ed euro 2.160,00 per compenso, oltre spese gen. 15% ed IVA e CAP di legge; salva anche al riguardo una parziale compensazione, per le ragioni già sopra esposte.
SENTENZA

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